Per difenderci dai disturbi che possono essere causati dal rumore sono necessarie misure di prevenzione e misure di protezione. Ma come sono individuate queste misure?Bisogna prima identificare i pericoli e i rischi per le persone.
Ad esempio, se in una zona dello stabilimento si mettendo a puntoun motore, il forte rumore emesso rappresenta il PERICOLO, se ci avviciniamo il RISCHIO di subire danni all’udito sarà molto alto. Ma se rimaniamo lontani o siamo protetti da una barriera che blocca il rumore questo non accadrà, il RISCHIO sarà più basso o anche inesistente.
Questo è il compito che la legge [1] attribuisce al datore di lavoro che ha infatti l’obbligo [2] di tutelare l’integrità fisica dei lavoratori. E per fare questo deve innanzitutto sapere quali pericoli ci possono essere nella sua azienda e quali lavoratori possono subire conseguenze da questi pericoli. Deve quindi valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza.
Dopo aver individuato i rischi, la prima operazione che il datore di lavoro deve effettuare è quella di eliminare o ridurre al minimo il rumore alla fonte. ma non sempre questo è possibile: non possiamo certo mettere il silenziatore a un motore acceso o a una lavorazione rumorosa!
Se ridurre il rumore non è sempre possibile bisogna trovare altre strade per ridurre i rischi: innanzitutto si devono identificare i lavoratori e i luoghi di lavoro considerati a rischio. Poi si devono programmare e attuare le necessarie misure di prevenzione e di protezione per ridurre al minimo il rischio che il rumore possa causare disturbi o danni per la salute.
[1] Articolo 17, decreto legislativo n. 81 del 2008 [2] Articolo 2087, Codice Civile