Cos’è la valutazione del rischio?

Valutare i rischi: ma cosa significa esattamente?

Il processo di valutazione ha lo scopo innanzitutto di individuarei rischi e quindi di valutare le possibilità per eliminarli. Perciò è necessaria una semplice domanda: posso sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno? Ad esempio, effettuando a terra invece che in posizione elevata il maggior numero possibile di operazioni. Queste sono delle misure di “prevenzione”, proprio perché prevengono il rischio.

Nel caso in cui non sia possibile eliminare completamente il rischio, si devono adottare delle misure di “protezione” per controllare i rischi residui. Ad esempio, nel caso sia necessario lavorare in altezza. Ma rispettando un altro principio fondamentale: bisogna applicare dei provvedimenti di “protezione collettiva” piuttosto che di “protezione individuale”, in grado di proteggere chiunque dai possibili rischi di quella specifica situazione. Nel caso di lavori in altezza si dovranno quindi prevedere delle protezioni contro le cadute, come scale o passerelle protette da parapetti o corrimani. Le protezioni collettive garantiscono infatti una maggior efficacia, proteggendo anche le persone inesperte o che non conoscono il rischio. Inoltre possono compensare eventuali errori di comportamento, ad esempio una distrazione, che in assenza di una protezione potrebbe causare una caduta.


I dispositivi di protezione collettiva e individuale

Quando anche questo tipo di protezioni non sono tecnicamente realizzabili, non rimane che prevedere dei “dispositivi di protezione individuale” (anche noti con la sigla DPI). Questi dispositivi prevedono per il loro utilizzo una specifica formazione, perché solo se utilizzati correttamente possono proteggere efficacemente. Viceversa possono anche diventare un rischio aggiuntivo. Pensate ad una imbracatura indossata non aderente: in caso di caduta potrebbe causare pericolosi strappi o addirittura sfilarsi!

È opportuno dare sempre la precedenza alla scelta di misure di prevenzione in grado di eliminare i rischi alla fonte. Solo quando questo non è possibile, ho previsto delle misure di protezione collettiva. E solo come ultima opzione prevedere l’uso di protezioni individuali. Anche quando viene individuata e applicata la soluzione migliore disponibile, cominciare subito a cercare se esiste un’alternativa: la tecnologia si evolve continuamente e una misura di prevenzione che oggi è ritenuta valida, domani potrebbe essere sostituita da una più efficace.


Il processo di miglioramento continuo

Oppure possono nascere nuove esigenze che prevedono misure di prevenzione e protezione diverse. Bisogna quindi tenere sotto controllo ogni lavorazione e ogni luogo di lavoro per prevenire in tempo ogni evoluzione dei rischi in azienda, studiando e proponendo soluzioni nuove offerte dalla più moderna tecnologia per l’eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi, migliorando quelle esistenti e ovviamente, tenendovi informati per conoscere il modo più sicuro di lavorare. È il principio del miglioramento continuo [1].

Ma anche tutti voi potete contribuire alla sicurezza del vostro posto di lavoro, proprio perché lo conoscete bene e quindi potete segnalare tempestivamente ogni cambiamento che potrebbe diventare un rischio o proponendo soluzioni innovative per eliminare o ridurre un rischio.


[1] Articolo 15, comma 1, lettera t), Decreto Legislativo n. 81 del 2008

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