Come fare a riconoscere i rischi e i pericoli?

Solo un’efficace formazione ci permette di conoscere il rischio in tutti i suoi aspetti, identificando e riconoscendo tutti i pericoli.

Nel caso di utilizzo delle macchine è però necessario un ulteriore passo avanti: l’addestramento. È infatti solo per mezzo dell’addestramento pratico sulle macchine, che si può apprendere l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, le procedure di lavoro acquisendo quindi le competenze per comportarsi in sicurezza [1]. Solo gli addetti che hanno ricevuto informazione, formazione e addestramento adeguati sono autorizzati a utilizzare le attrezzature che richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici [2].

Un addestramento specifico è anche necessario nel caso di attrezzature o macchine noleggiate o concesse in uso senza operatore. Di conseguenza, l’utilizzo di queste attrezzature sarà riservato solo al personale addestrato e che dovrà essere indicato in una dichiarazione aziendale da consegnare preventivamente al noleggiatore [3].

La formazione e l’addestramento devono anche prendere in considerazione le attrezzature di lavoro presenti nell’ambiente immediatamente circostante, anche se non sono usate direttamente, e i rischi che possano essere causati ad altre persone. Il coordinamento con le altre attività è infatti fondamentale per evitare rischi di interferenze: pensate sempre agli altri intorno a voi!

Quindi la formazione ci fornisce le competenze per comportarci in sicurezza, ma è poi un obbligo di tutti non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di competenza o che possono compromettere la propria sicurezza o quella di altri lavoratori. Così come è un obbligo utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro nonché i dispositivi di sicurezza [4].

Senza dimenticare che l’addestramento deve prevedere anche specifiche procedure per i comportamenti da tenere in caso di situazioni anormali ma prevedibili, come un guasto, un malfunzionamento o anche un infortunio. In questi casi è necessario non improvvisare ma seguire esclusivamente le procedure di sicurezza previste eseguendo solo le operazioni ammesse, ad esempio azionando il pulsante/dispositivo di emergenza o avvertendo tempestivamente gli addetti agli interventi di emergenza. Operazioni non previste potrebbero, infatti, causare nuovi rischi. Al termine dell’emergenza, il riavvio della macchina deve avvenire con la certezza che non vi sia nessuna persona presente nell’area pericolosa, in particolare gli addetti al ripristino del funzionamento che, proprio per il loro compito, potrebbero essere ancora presenti nell’area.


[1] Articolo 2, comma 1. Lettera cc), Decreto Legislativo n. 81 del 2008
[2]Articolo 71, comma 7, Decreto Legislativo n. 81 del 2008
[3] Articolo 72, comma 2, Decreto Legislativo n. 81 del 2008
[4] Articolo 20, Decreto Legislativo n. 81 del 2008

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