Prevenzione del rischio rumore

La riduzione del rischio alla fonte

Il primo obiettivo della prevenzione del rischio rumore è dunque la riduzione alla fonte: quindi macchine e attrezzature più silenziose.

Ma dove questo non è possibile, si devono prevedere altre misure di prevenzione e protezione per bloccare il rischio residuo di diffusione del rumore agendo in due modi: contenendo il rumore alla sorgente con schermature, involucri o rivestimenti e agendo sulla propagazione del rumore nell’ambiente, con barriere fonoassorbenti ma anche sistemi di smorzamento delle vibrazioni. Infatti bisogna ricordare che il rumore si propaga nell’aria come le onde di un sasso lanciato nell’acqua. Quando queste onde incontrano un ostacolo vengono in parte riflesse e tornano indietro ma la forza delle onde può mettere in vibrazione l’ostacolo, se non è progettato per assorbirle, diventando a sua volta una fonte di rumore. Oppure, se il vostro corpo è in contatto con l’ostacolo, potete assorbire voi parte delle vibrazioni del rumore.


Conoscere per proteggersi: la prevenzione dei rischi e la formazione

È quindi fondamentale che qualsiasi misura di prevenzione e protezione studiata per la riduzione del rischio rumore sia sempre in perfetta efficienza, nelle posizioni e nei posti previsti (nel caso delle protezioni mobili, come ad esempio i pannelli fonoassorbenti su ruote): solo in questo modo saranno efficaci!

E per sapere come comportarvi correttamente, il vostro RSPP vi farà conoscere le modalità di utilizzo e mantenimento in efficacia di queste misure. Infatti, oltre ai già previsti e periodici programmi di manutenzione delle attrezzature, tutti noi, anche se non siamo dei manutentori, possiamo infatti contribuire a mantenere le ottimali condizioni di lavoro: ad esempio segnalando attrezzature danneggiate o mantenendo chiusi involucri e barriere antirumore. Oppure possiamo suggerire nuove soluzioni per migliorare ancora di più la riduzione del rischio rumore.


Scelta e utilizzo delle attrezzature

Un ulteriore e fondamentale misura di prevenzione per la riduzione all’origine del rischio rumore è la scelta dell’attrezzatura più efficace per il lavoro da fare e il suo corretto utilizzo.

Innanzitutto la scelta: solo l’attrezzatura più adatta è in grado di permettervi di svolgere il lavoro con il minor livello di rischio: ad esempio, un disco, una spazzola o una mola di una smerigliatrice non adeguati al materiale da trattare, oltre a non essere efficace, possono aumentare il rumore emesso.

Ma non è sufficiente avere a disposizione l’attrezzatura adatta e con il minimo livello di rischio: una smerigliatrice o una rivettatrice possono essere emettere poco rumore nelle normali condizioni d’uso, ma essere invece una fonte di pericolo se utilizzate in modo sbagliato.

Inoltre, prima ancora di utilizzare un’attrezzatura è necessario controllarne l’integrità: un trapano danneggiato o una punta usurata vi costringono a fare uno sforzo maggiore per ottenere gli stessi risultati che raggiungereste con un’attrezzatura efficiente causando anche un aumento del rumore e del tempo necessario per l’operazione. Segnalate perciò eventuali anomalie e sostituite tempestivamente gli attrezzi quando consumati o danneggiati.

Per permettervi di utilizzare in sicurezza ed efficacemente un’attrezzatura ancora una volta è fondamentale la formazione e il rispetto delle istruzioni d’uso: proprio per sapere come comportarvi correttamente sarò io a farvi conoscere quale attrezzatura debba essere utilizzata per un determinato lavoro, quali sono i possibili rischi e qual è il modo migliore di usarla in sicurezza e mantenerla efficiente.

Se malgrado queste misure di prevenzione e protezione il livello sonoro resta superiore ai limiti previsti, si deve attuare la riduzione del rischio rumore attraverso una migliore organizzazione del lavoro: la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l’adozione di orari di lavoro con sufficienti periodi di riposo [1]. Solo se tutto questo non è sufficiente non resta che isolare l’orecchio con i dispositivi di protezione individuale, come vedremo tra poco.


[1] Articolo 192, decreto legislativo n. 81 del 2008

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