Comunicazione e cultura della sicurezza

Cosa significa che la comunicazione è lo strumento fondamentale per promuovere la cultura della sicurezza?

Il Decreto legislativo 81/2008 individua nella comunicazionelo strumento principale per promuovere la cultura della sicurezza. È attraverso la comunicazione che è possibile giungere ad un effettivo processo di partecipazione e di impegno coordinato di tutti per programmare la prevenzione in azienda [1].

La comunicazione è anche l’elemento fondamentale nelle attività di informazione e formazione che, come abbiamo visto, costituiscono gli elementi indispensabili per permettere di prendere coscienza dei possibili rischi e adottare i più opportuni comportamenti.


Come deve essere la comunicazione per la sicurezza?

Ma la comunicazione, soprattutto nella formazione [2], per essere efficace e consentire di acquisire le conoscenze e competenze necessarie deve essere chiara e comprensibile [3]. Non è così semplice come sembra. La comunicazione è un meccanismo estremamente sensibile e delicato: a volte basta una parola sbagliata per rovinare un buon discorso, oppure basta non essere in grado di esprimere correttamente un concetto per generare incomprensioni e fraintendimenti, o peggio ancora, comportamenti diversi da quelli previsti. Ma possono anche inserirsi degli elementi che possono disturbare la comunicazione impedendone la comprensione. Alcuni studi sulla comunicazione hanno accertato che solo una minima parte di quanto viene detto è effettivamente ricordato da chi ascolta. Infatti chi comunica riesce a dire solo parzialmente quanto vorrebbe esprimere, chi ascolta ne capisce solo una parte e soprattutto ne ricorda una parte ancora minore.

Quindi è sempre necessario fare estrema attenzione quando si vuole comunicare qualcosa a qualcuno. Utilizzate un linguaggio semplice [4] ma soprattutto parlate il linguaggio del vostro interlocutore utilizzando quanto più possibile il suo vocabolario. Poi accertatevi della capacità dei vostri interlocutori di capire completamente ciò state dicendo. Fate delle domande di controllo e, se necessario, spiegate di nuovo: meglio ripetere che non capirsi! Per lo stesso motivo, non esitate mai a chiedere chiarimenti se avete dei dubbi.


La comunicazione non verbale

E non dimenticate che la comunicazione tra le persone è condizionata anche dagli altri aspetti della comunicazione non verbale che vanno a enfatizzare, ma a volte anche a negare, ciò che viene detto verbalmente. Pensate a qualcuno che mentre vi spiega un importante concetto continua a distrarsi e non vi guarda: sarete portati a considerare poco importante quello che vi viene detto, visto che è proprio la persona che vi parla la prima non prestare attenzione.

Ma la comunicazione non è solo verbale. Gli avvisi, le procedure di sicurezza, le schede delle mansioni o dei DPI che sono affisse nei reparti, un verbale o una relazione sono tutte forme di comunicazione che devono rispettare gli stessi principi che abbiamo appena visto: essere chiare e semplici per essere comprese in modo completo da tutti i destinatari.


[1] Articolo 15, comma 1, lettere da n) a s), Decreto legislativo n. 81/2008
[2] Articolo 2, Decreto legislativo n. 81/2008
[3] Articolo 36, comma 4, e articolo 37, comma 13, Decreto legislativo n. 81/2008
[4] Articolo 64; punto 1.4 e 1.5, Allegato XXI; Decreto Legislativo n. 81 del 2008

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