Cosa sono i cartelli segnaletici?

La segnaletica di sicurezza serve a indicare dove si trovano i rischi e dove si trovano le attrezzature o le vie di fuga nel caso in cui si verifichi un pericolo e deve essere presente in tutte le aziende e unità produttive.

I cartelli segnaletici sono contraddistinti da un colore [1] a cui corrisponde un significato preciso. Contengono delle indicazioni riassunte da un simbolo (o pittogramma): un'immagine che rappresenta una situazione o un determinato comportamento.


Avvertimento o pericolo

Sono di colore giallo i cartelli di forma triangolare che, avvertendo della presenza di un rischio o di un pericolo, ci indicano di porre la massima attenzione e cautela, verificando e controllando con cura la situazione. Oltre ai cartelli possono anche essere previste delle altre tipologie di segnaletica di pericolo per l’evidenziazione di ostacoli, punti o zone pericolose. Si usa il colore giallo alternato a strisce diagonali nere (ma anche il rosso alternato al bianco). Questa segnaletica è utilizzata per segnalare i rischi di urto contro ostacoli che per ragioni tecniche non si possono completamente eliminare dalle zone di transito. Oppure si utilizza per evidenziare le delimitazione delle aree pericolose a cui non bisogna accedere o a cui può accedere solo il personale autorizzato e solo con particolari cautele: ad esempio le aree con rischio di caduta di oggetti dall’alto, con rischio di caduta delle persone o in cui sono in funzione macchine o attrezzature. In questo caso le segnalazioni possono essere delle strisce sulla pavimentazione, dei nastri da stendere o riportate su delle barriere fisse o mobili.

Ma anche i cartelli di pericolo possono essere mobili: pensate ai ben conosciuti avvertimenti di pavimento scivoloso. Questi cartelli devono essere però utilizzati solo per il tempo necessario e prontamente rimossi quando non servono più (altrimenti diventano poco credibili: ricordate la famosa frase “al lupo, al lupo…”).


Divieto

I cartelli che vietano un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo sono di forma rotonda e con il bordo e una striscia diagonale di colore rosso.


Obbligo o prescrizione

Il colore azzurro/blu e la forma rotonda indicano i cartelli che prescrivono, quindi obbligano, a un determinato comportamento necessario alla prevenzione e protezione e della salute.


Emergenza e salvataggio

Il colore verde è invece associato alla segnaletica di emergenza, salvataggio ed evacuazione. Ad esempio indica le vie d’uscita, le uscite di sicurezza ma anche la posizione o la direzione per raggiungere le attrezzature di primo soccorso o di emergenza e salvataggio, come della maschere antigas di fuga o un telefono per chiamare i soccorsi.


Antincendio

I cartelli quadrati o rettangolari completamente di colore rosso sono invece utilizzati per indicare un’attrezzatura di emergenza per la lotta antincendio.

Oltre ai cartelli segnaletici possono essere previste anche altre tipologie di segnaletica, come le segnalazioni luminose, solitamente installate su macchine o attrezzature. I colori di queste segnalazioni sono gli stessi dei cartelli segnaletici che abbiamo appena visto: giallo per il pericolo, rosso per il divieto (utilizzato anche con il significato di ALT o STOP), verde per il via libera, ecc.

Ricordate che un segnale intermittente indica, rispetto a quello continuo, un livello più elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell'intervento o dell'azione da fare. Anche una frequenza maggiore del lampeggio indica un maggior grado di pericolo.

In modo simile possono essere previste delle segnalazioni sonore di pericolo o attenzione.

Come potete immaginare, per questo tipo di segnalazioni è fondamentale una regolare manutenzione e pulizia. Tutti noi, anche se non siamo dei manutentori, possiamo però contribuire a mantenerne le ottimali condizioni di funzionamento: ad esempio segnalando tempestivamente anomalie o danneggiamenti.


La segnaletica orizzontale

Abbiamo già visto più volte che la segnalazione orizzontale sulla pavimentazione delle aree di lavoro, delle vie di circolazione di pedoni o veicoli è fondamentale per evitare rischi di interferenza tra le attività. Si utilizzano strisce continue di colore ben visibile, preferibilmente bianco o giallo, in rapporto al colore del pavimento.

Ma nelle aree esterne nei nostri stabilimenti è utilizzata anche la comune segnaletica stradale prevista per la circolazione dei veicoli dal Codice della strada, sia quella sulla pavimentazione, come le strisce pedonali o le linee di stop, sia quella su cartelli, il cui rispetto è obbligatorio e soggetto a sanzioni in caso di inadempienze [2].


I segnali gestuali

Un’altra tipologia di segnaletica sono in segnali gestuali: un movimento o una posizione delle braccia o delle mani secondo alcune regole convenzionali che servono per comunicare quando la comunicazione a voce è impossibile per la presenza di forti rumori o per la distanza tra le persone, ad esempio per guidare un collega che deve fare manovra con un carrello elevatore o con un carroponte. Per evitare errori di comprensione, un segnale gestuale deve essere preciso, semplice, ampio, facile da eseguire e da comprendere e nettamente distinto da un altro segnale gestuale. Per questo motivo è fondamentale una specifica formazione, sia per chi eseguirà il gesto, il "segnalatore", sia per chi dovrà riceverlo, l’"operatore", proprio per evitare errori di interpretazione. Bisogna fare molta attenzione nell’osservare il gesto e, in caso di dubbi, l'operatore deve sospendere la manovra in corso e chiedere nuove istruzioni.

Inoltre, il segnalatore deve essere individuato agevolmente dall'operatore. Per questo il segnalatore deve indossare o impugnare uno o più elementi di riconoscimento adeguati, come giubbotti, elmetti, manicotti, bracciali o palette in un colore ben visibile e riservato esclusivamente al segnalatore.


[1] Punto 4, Allegato XXIV, Decreto Legislativo n. 81 del 2008
[2] Articolo 20, comma 2, lettera b), Decreto Legislativo n. 81 del 2008

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