Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Chi non si (in)forma è perduto: investire per un futuro sicuro

Chi non si (in)forma è perduto: investire per un futuro sicuro
Chi non si (in)forma è perduto: investire per un futuro sicuro

Brescia, 20 ottobre 2023

Una serata all'insegna della sicurezza, filtrata attraverso gli occhi dell'informazione e della formazione.

Questo è stato il fulcro dell'evento teatrale targato Mega Italia Media "Chi si (in)forma è perduto: investire per un futuro sicuro"
Un volo intrapreso sulle ali di Enrico Galiano che ci ha ricordato come "I veri saggi sono gli eterni studenti".

Cosa significa essere eterni studenti? Significa affrontare ogni giorno con la mente aperta, come un bambino di fronte al nuovo.

Significa avere entusiasmo nell'accettare la propria ignoranza per trasformarla, pezzo dopo pezzo, in conoscenza.

Significa riconoscere che non c'è niente di più serio di un gioco, e imparare a giocare e divertirsi nel proprio lavoro può essere la decisione più seria che si possa prendere.

Attraverso storie vissute, citazioni di libri, canzoni e film, Enrico Galiano ci ha riportati alla scuola, l'origine di tutto, dove imparare era un viaggio emozionante, e dove la fame di conoscenza era insaziabile. Questo intervento ci ha fatto riflettere sul fatto che ogni istruzione, ogni educazione, è un atto di estrarre qualcosa che è nascosto dentro di noi. E i veri saggi sono gli eterni studenti perché sanno tirare fuori qualcosa di nuovo ogni giorno.

Cosa c'entra tutto questo con la sicurezza sul posto di lavoro? Tutto. La vita stessa è un'opportunità di apprendimento. Non possiamo permetterci di sederci e dimenticare di imparare. La formazione sulla sicurezza sul lavoro è uno dei banchi di scuola più importanti, perché può letteralmente salvarti la vita.
 
La serata è continuata con lo psicologo e formatore Andrea Cirincione che ha esplorato il tema della sicurezza da un’angolatura singolare, ovvero analizzando due capolavori rinascimentali: il Parnaso di Andrea Mantegna e La Scuola di Atene di Raffaello.

Il suo intervento, "Il colore della formazione”, racconta come nella sicurezza sul lavoro, la creatività è essenziale per sviluppare soluzioni innovative che prevengano incidenti e migliorino le condizioni di lavoro. Le arti sintetizzano forme di tecnica e conoscenza, e nella sicurezza, diverse competenze e prospettive sono necessarie per affrontare le sfide complesse.

Il binomio conoscenza e formazione conferma l'importanza di apprendere. Nella sicurezza sul lavoro, una formazione accurata ed efficace è fondamentale per garantire che i lavoratori comprendano appieno i rischi e le procedure di sicurezza. La responsabilità apicale, come quella di Apollo, dio delle arti, suggerisce l'importanza di avere responsabili della sicurezza sul lavoro che vigilino sulla protezione dei lavoratori. La connessione tra arte e sicurezza sta nell'idea che la sicurezza sul lavoro, con lo sviluppo e l'implementazione di protocolli di sicurezza, possa essere vista come un dovere e anche come un elemento che favorisce la vitalità aziendale e la produttività.

La formazione è dialogo intellettuale: una comunicazione efficace nell'insegnamento della sicurezza consente di condividere conoscenze e esperienze, fondamentali per creare una cultura di sicurezza. Come la filosofia promuove la ricerca della conoscenza e la riflessione critica, anche nella sicurezza sul lavoro è importante incoraggiare la comprensione profonda delle leggi, dei protocolli e dei rischi.
 
La serata è stata arricchita da innovative performance di danza contemporanea a cura di Escape Dance Project, un collettivo di danza moderna guidato da Giacomo Turati.


Infine, il CEO di Mega Italia Media Luigi Matteo Meroni ha ribadito l'importanza della formazione sulla sicurezza con il keynote speech “La non sicurezza costa più della sicurezza: investire nella formazione per il successo e il benessere aziendale".

Ha ricordato come, poche settimane fa, in diverse città italiane, storie tragiche si intrecciassero, tutte accomunate dall'orrore di lavoratori che perdevano la vita sul posto di lavoro. È urgente affrontare la sicurezza sul lavoro con serietà e determinazione, poiché, come ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "lavorare non è morire."

Investire nella sicurezza sul lavoro non è solo un imperativo etico, ma un investimento pragmatico nel successo a lungo termine delle aziende. La sicurezza non dovrebbe essere vista come un costo, ma come un investimento che protegge i lavoratori e migliora la salute economica delle imprese.

In sintesi, “Chi non si (in)forma è perduto” ci ricorda come sia fondamentale sensibilizzare le persone sui rischi e fornire loro le competenze necessarie per prevenirli e gestirli in modo adeguato.
Questa formazione deve includere conoscenze sulle normative di sicurezza, sull'uso corretto degli strumenti e delle attrezzature, le procedure di emergenza e il coinvolgimento attivo dei dipendenti nella segnalazione di potenziali pericoli. 
Il vero traguardo da raggiungere è riuscire a adottare dei sistemi che abbiano l’ambizione di insegnare a pensare sicuro. Prima di fare una azione che comporta dei rischi il lavoratore dovrebbe imparare a chiedersi sempre: questa cosa potrebbe comportare dei rischi? Se sì come faccio a eliminarli?


Riflessione che ci riporta, lungo un percorso virtuoso, al punto da dove siamo partiti: sicurezza significa che non possiamo permetterci di smettere di apprendere, specialmente quando si tratta della sicurezza sul posto di lavoro.

Essere eterni studenti è l'unica strada per un futuro più sicuro, prospero ed efficiente. 

24/10/2023


Tutte le news