Corsi eLearning Dirigenti

Chi è il dirigente per la sicurezza?

Ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettera d) del Decreto Legislativo n. 81/2008, il dirigente è definito come la: “persona che, in ragione delle competenze professionali e dei poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa”. Il dirigente per la sicurezza è quindi una figura di garanzia che affianca il datore di lavoro nell’attuazione del sistema di prevenzione e protezione aziendale, rendendo operative le direttive del datore di lavoro, organizzando l’attività lavorativa e vigilando sulla corretta applicazione delle misure di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come viene nominato il dirigente per la sicurezza?

Poiché il dirigente per la sicurezza può essere titolare di obblighi di natura organizzativa, gestionale e di vigilanza, è opportuno che il suo incarico sia formalizzato dal datore di lavoro mediante atto scritto con data certa. La delega deve indicare chiaramente che il dirigente: possiede i requisiti di professionalità ed esperienza adeguati alla natura delle funzioni affidate; è dotato di tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo necessari allo svolgimento dell’incarico; dispone dell’autonomia di spesa necessaria per l’attuazione delle misure di sicurezza. La delega deve essere accettata per iscritto dal dirigente e deve essere oggetto di adeguata e tempestiva pubblicità all’interno dell’organizzazione aziendale. Resta fermo che la delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza del datore di lavoro in ordine al corretto espletamento delle funzioni delegate, come previsto dall’art. 16 del D.Lgs. 81/2008. Sono in ogni caso esclusi dalla delega gli obblighi che il D.Lgs. 81/2008 individua come non delegabili, in particolare: la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR); la designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).

Che corso di formazione deve fare il Dirigente per la sicurezza?

In attuazione dell’art. 37 del Decreto Legislativo 81/2008, il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 disciplina la formazione obbligatoria dei dirigenti per la sicurezza. La normativa vigente prevede che il dirigente debba frequentare uno specifico corso di formazione di base della durata minima di 12 ore, articolato in un modulo comune, finalizzato a fornire le competenze necessarie per svolgere il ruolo in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il percorso formativo ha l’obiettivo di: fornire le conoscenze giuridico-normative in materia di salute e sicurezza; approfondire i modelli di organizzazione e gestione della sicurezza; illustrare i criteri di individuazione e valutazione dei rischi; chiarire i compiti, le responsabilità e il ruolo del dirigente nel sistema aziendale di prevenzione. La formazione per dirigenti assolve agli obblighi formativi previsti dall’art. 37 del D.Lgs. 81/2008 per tale figura e non richiede la frequenza della formazione prevista per i lavoratori. Il corso di formazione per dirigenti può essere erogato: in aula, in videoconferenza sincrona, in modalità eLearning, nel rispetto dei requisiti organizzativi, metodologici e di verifica dell’apprendimento previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025.

Che corso di aggiornamento deve fare il dirigente per la sicurezza?

Il Decreto Legislativo 81/2008, all’art. 37, prevede per i dirigenti l’obbligo di un aggiornamento periodico della formazione. Il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 stabilisce che il dirigente debba effettuare un corso di aggiornamento quinquennale della durata minima di 6 ore, indipendentemente dal livello di rischio dell’azienda. Il corso di aggiornamento per dirigenti è finalizzato all’aggiornamento e all’approfondimento delle competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro e può riguardare, a titolo esemplificativo: approfondimenti giuridico-normativi; aggiornamenti tecnici sui rischi presenti nei luoghi di lavoro; organizzazione e gestione della sicurezza in azienda; fonti di rischio e relative misure di prevenzione e protezione. L’aggiornamento può essere svolto in aula, videoconferenza o eLearning, secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025. Sanzioni per mancata formazione del Dirigente La mancata formazione o il mancato aggiornamento del dirigente per la sicurezza costituiscono una grave violazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tale inadempienza può comportare: l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, nei casi previsti dalla normativa vigente; l’applicazione delle sanzioni previste dal D.Lgs. 81/2008 a carico del datore di lavoro e del dirigente, che possono consistere in: arresto da due a quattro mesi; ammenda da 1.200 a 5.200 euro.